CHIARA BORTOLI è danzatrice, performer, autrice, organizzatrice in ambito artistico-culturale.
Il suo lavoro muove dalla danza contemporanea per estendere pratiche e contesti nella direzione della performance art e, meno spesso, delle arti visive.
Si forma come danzatrice a Tolosa, Parigi, New York, Bali e Giava.
Suoi essenziali maestri sono stati Wes Howard e Karin Waehner, a cui si aggiungono, tra gli altri, Hans Zulig, Maggy Black, Cristina Formaggia e i danzatori della Trisha Brown Dance Company e della Merce Cunningham Dance Company.
Dal 1987 al 1998 vive e lavora a Parigi.
In Francia danza nelle compagnie di Andy De Groat, Fattoumi-Lamoureux, Bernardo Montet, Gladys Sanchez, partecipando a tourné internazionali e ai maggiori festival del settore.
Partecipa inoltre a progetti estemporanei con altri coreografi, tra cui Philippe Decoufflé per il Defilé Goude sugli Champs Elysées in occasione del Bicentenario della Rivoluzione Francese.
Nel 1995 ottiene il Diploma per l'insegnamento della danza contemporanea presso l'IFEDEM di Parigi.
Di ritorno a Vicenza nel 1998, alimenta la sua ricerca in una doppia direzione: la conduzione di laboratori performativi e la creazione di diversi spettacoli, performance e happening, anche in collaborazione con i musicisti Gabriele Grotto, Andrea Cera, Giuseppe Dal Bianco, Patrizia Laquidara, Veniero Rizzardi, Debora Petrina.
Nel 2000 è co-fondatrice dell'associazione culturale Artemis, nel cui ambito conduce ancora oggi laboratori e attività ideativa/organizzativa.
Nel frattempo continuano le collaborazioni in progetti di danza e di teatro con altri artisti: il regista Giorgio Fabbris; il musicista François Possémé e il gruppo rock Complot (Bretagna); il regista e performer Pippo Gentile con
Ullateatro e il gruppo DinDonDown; il regista e performer Matteo Maffesanti con il
collettivo Elevator Bunker; la danzatrice e coreografa
Francesca Foscarini con la quale mantiene un legame artistico costante.
Nel 2005 è co-fondatrice, con Francesca Raineri, Francesca Contrino e Vasco Manea, del
collettivo Jennifer rosa, che indirizza in modo più preciso e radicale la sua ricerca. Partecipa a tutti i lavori del collettivo, co-firmando la maggiorparte degli interventi.
Dal 2020 collabora con il Teatro Comunale di Vicenza per la conduzione del laboratorio
Spettatori danzanti: un progetto che coinvolge un gruppo di una ventina di spettatori, accompagnati in una visione critica e sensibile degli spettacoli del Festival Danza in Rete Off.
La sua ricerca in ambito formativo e performativo incrocia da sempre il pensiero ecologico, ma negli ultimi anni in modo più consapevole: la pratica della danza diventa allora la possibilità di sperimentare una dimensione porosa, impersonale e poetica, fatta di aperture, connessioni, metamorfosi in cui l'umano è indissolubilmente legato alla sostanza del mondo.
Per addentrasi in un dibattito attorno ai vari aspetti legati all'ecologia, nel 2019 con la performer e autrice Anna Altobello idea e organizza la rassegna
Di Sana Pianta, tuttora in corso. Il progetto è fin dall'inizio sostenuto da
Insieme cooperativa sociale. Nel gruppo organizzatore entrano a breve giro il fotografo Andrea Rosset e il videomaker Fiorenzo Zancan.