Un viaggio nel tempo attraverso l'incontro con i resti. Resti di case, residui di pozzi, tetti, dettagli di un'umanità scomparsa. Il poemetto 'Canti di un luogo abbandonato' nasce dall'ascolto delle voci di un popolo e di una cultura che non ci sono più, ciò da cui veniamo.
Nasce dall'incontro con i ruderi, con quelle che erano case o fabbriche e che ora sono con violenza riprese dalla natura. Nasce dall'abbandono, dall'irrequietezza di anime che sembrano non trovare pace nel vedere il proprio mondo spopolato. Nasce da una domanda del presente: chi è che se n'è andato per davvero? Perché affinché un luogo sia disabitato, occorre prima averlo saputo abitare. E oggi, che l'abitare sembra così difficile, questa è una indicazione preziosa.
Un canto che restituisce i luoghi, con le crepe dentro e la biacca di muri rimasti su nonostante l’abbandono. Storie che nascono in frammenti, versi portati a chi sa o crede di sapere, mentre la verità è forse ferma a metà crinale perché certi posti sono sempre fuori mano e in una loro vita segreta.
La lettura è intrecciata con tappeti sonori in live electronic del musicista e compositore Andrea Biagioli.
Per chi lo desidera al reading è abbinato il laboratorio Autobiografia poetica del paesaggio con Azzurra D'Agostino. Si svolgerà sabato 26 settembre ore 10-12 allo spazio VOLL, via Luca Della Robbia 19, Vicenza.
link al laboratorio
→ Reading presso COOPERATIVA SOCIALE INSIEME - via Basilio Dalla Scola 255, Vicenza
→ partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria:
disanapianta.conversazioni@gmail.com
Andrea Biagioli
Diplomato in composizione al conservatorio di Firenze e al conservatorio Santa Cecilia di Roma in pianoforte; ha studiato con Mauro Cardi e Beat Furrer, ha seguito master di Helmut Lachenmann, Ennio Morricone, Brice Pauset, Joshua Fineberg; ha composto musiche per spettacoli teatrali e cortometraggi; ha prodotto come Antiphone (in duo con Massimo Giangrande) un Ep stampato in 300 esemplari su vinile. In passato ha composto brani per orchestra, coro e orchestra, per diversi ensemble da camera e strumenti solisti.
Dopo le esperienze formative in ambito accademico si dedica ora alla sua passione per la di sintesi del suono sia digitale che analogica e alla musica elettronica nelle sue varie declinazioni.
Azzurra Dagostino
Nata nel 1977 sull'Appennino Tosco-Emiliano, continua a viverci.
Ha pubblicato le raccolte poetiche "D'innciun là", I quaderni del battello ebbro 2003, "Con ordine", Lietocolle 2005, "D'Aria sottile", Transeuropa 2011, "Versi delll'abitare", XI Quaderno italiano di poesia contemporanea Marcos y Marcos 2012, "Quando piove ho visto le rane" (Premio Ciampi Valigie rosse). Nel 2016 ha curato insieme a Francesca Matteoni il volume "Un ponte gettato sul mare", un’esperienza di poesia nei centri psichiatrici (Perda Sonadora Imprentas).
Suoi interventi critici e racconti sono stati pubblicati su varie riviste e antologie tra cui Di là dal bosco (Le voci della luna), Almanacco dello Specchio (Mondadori), Nuovi Argomenti (Mondadori),
Bloggirls (Mondadori) e altri.
Scrive per il teatro e si occupa di organizzazione culturale. È presidente dell’Associazione Culturale SassiScritti, che ha fondato nel 2006.