Greta on the beach è una riflessione sulla condizione umana.
Immersi nel suono del mare e nel canto dei gabbiani, assistiamo alla rappresentazione di un’umanità spenta, inespressa, vuota, che sa accendersi soltanto nel momento catartico del desiderio e dell’immaginazione, della nostalgia e della danza.
Un paesaggio di gesti quotidiani (leggere un libro, giocare a carte, pettinarsi), di solitudine, di indifferenza e incomunicabilità – cadenzato dal rumore della risacca e all’apparenza eterno – viene rotto da momenti in cui le espressioni del corpo e del movimento abbandonano il reale per farsi metafora, simbolo, enigma. Ognuno di questi momenti è un quadro a sé, un’apparizione che arriva e svanisce come arrivano e svaniscono i sogni e i pensieri.
Quegli stessi corpi, osservati prima nella loro immutabile apatia quotidiana, si rianimano per farsi portatori di visioni (diventano pesci, ballerini, amanti, poeti, assassini, profeti) e rappresentare i sentimenti e le pulsioni dell’umano (desiderio, frustrazione, rivalità, cura, morte, passione politica…).
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PROPOSTA
Partendo dalla condivisione delle fonti teoriche che hanno animato GRETA ON THE BEACH: dal film Koyaanisqatsi con le musiche di Philip Glass al romanzo On the Beach di Nevil Shute, dalla figura di Greta Thunberg alle poesie di T. S. Eliot, si andrà a tracciare un percorso esplorativo che tenta di ricreare l’atmosfera che permea GRETA ON THE BEACH, in continua oscillazione tra reale e immaginifico. Ci si servirà dell’immagine della spiaggia come contenitore di gesti quotidiani, come cornice di quadri sempre differenti che indagano i sentimenti universali dell’umano. Si sperimenterà quindi la chiarezza dell’intenzione nel movimento e nella relazione, senza inciampare nella costruzione di personaggi e senza cedere alla narrazione.
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CACTUS | PROGETTI SPINOSI
ideazione e cura di Francesca Foscarini | produzione VAN
6 weekend di immersione teorica e pratica negli spettacoli delle artiste e degli artisti VAN
Ciascun incontro verrà modulato seguendo tre momenti:
TEORICO
l'artista ospite condividerà le fonti e gli spunti creativi che hanno alimentato e nutrito il processo creativo (letture, esperienze, musiche, video)
PRATICO
i/le partecipanti potranno confrontarsi con le pratiche corporee e i dispositivi improvvisativi che hanno generato il linguaggio coreografico dell'opera presa in esame
LABORATORIO
verrà dedicato un tempo e uno spazio per la rielaborazione: un remake personale dell'opera presa in esame